Mercato acciaio 2025: analisi e previsioni per il settore siderurgico

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Il mercato acciaio si prepara ad affrontare il 2025 con rinnovato ottimismo, nonostante le sfide che hanno caratterizzato il settore negli ultimi anni. Gli analisti del settore prevedono che il prossimo anno potrebbe rappresentare un importante punto di svolta per l’industria siderurgica, con segnali di stabilizzazione e prospettive di crescita progressiva che potrebbero consolidarsi negli anni successivi.

Il contesto attuale del mercato siderurgico

Il 2024 è stato caratterizzato da significative incertezze a livello politico, geopolitico ed economico, che hanno inevitabilmente influenzato il settore siderurgico. L’instabilità del mercato ha portato a un generalizzato rallentamento degli investimenti, con conseguente diminuzione dei volumi produttivi e una contrazione dei margini operativi. Particolarmente significativo è stato l’impatto sugli investimenti di lungo periodo, tradizionalmente responsabili del maggior consumo di acciaio, la cui pianificazione è stata in molti casi rimandata a causa dell’incertezza del quadro generale.

Segnali di ripresa per il 2025

Nonostante questo scenario complesso, emergono ora segnali incoraggianti per il futuro del mercato dell’acciaio. Le proiezioni economiche per il 2025 mostrano un quadro in miglioramento, con una crescita prevista del PIL dell’1,5% nell’Unione Europea e dello 0,8% in Italia. A questi dati si aggiunge una progressiva diminuzione dell’inflazione e un trend positivo nell’occupazione.

Il mercato globale e le prospettive di consumo

Le previsioni per il consumo mondiale di acciaio nel 2025 indicano una crescita dell’1,2%, un dato significativo considerando che tiene conto anche del previsto calo del mercato cinese, stimato intorno al -1%. Per quanto riguarda l’Unione Europea, le prospettive sono particolarmente interessanti: si prevede un aumento dello 0,6% nel consumo reale, accompagnato da un più sostanzioso incremento del 3,8% nel consumo apparente. Questo divario si spiega con l’attesa fase di ristoccaggio dopo tre anni consecutivi di riduzione delle scorte, un fattore che potrebbe influenzare positivamente sia i volumi che i prezzi di mercato.

Evoluzione e sfide del settore

La ripresa del mercato si profila graduale, con un consolidamento atteso tra marzo e aprile 2025, supportato principalmente dalla necessità di ricostituire le scorte. Tra le sfide più rilevanti che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni spicca la gestione del rottame metallico, il cui consumo è destinato ad aumentare significativamente con la progressiva transizione degli impianti produttivi dall’altoforno al forno elettrico.


In questo contesto, particolare attenzione dovrà essere posta alla regolamentazione dell’export europeo di rottame. A tal proposito, il presidente di Acciaierie Venete, Alessandro Banzato afferma: “Il suo consumo aumenterà fortemente con il passaggio di molti produttori dall’altoforno al forno elettrico. L’export europeo attualmente è attorno ai 19 milioni di tonnellate l’anno e dovrà essere arginato, per non trovarci in una posizione di svantaggio rispetto ai competitor che attualmente si attesta sui 19 milioni di tonnellate annue, per garantire un approvvigionamento sostenibile alla produzione continentale”.

Prospettive di mercato e dinamiche dei prezzi

L’inizio del 2025 potrebbe vedere un rialzo dei prezzi, guidato principalmente dalla necessità di ristoccaggio. Tuttavia, gli operatori del settore prevedono aumenti più contenuti rispetto a quelli registrati nel periodo post-Covid, suggerendo una stabilizzazione più sostenibile del mercato. Questa dinamica riflette un progressivo ritorno alla normalità del settore, con una maggiore prevedibilità delle oscillazioni di prezzo e una più equilibrata relazione tra domanda e offerta.


Il 2025 si profila quindi come un anno di transizione positiva per il mercato dell’acciaio, caratterizzato da una maggiore stabilità e da prospettive di crescita moderata ma costante.

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